Trasformò la modesta officina meccanica, ereditata dal padre che fabbricava falci e martelli, in una grande industria per la produzione di utensili di ogni tipo. Riuscì a sviluppare l'attività, sfruttando l'aumento dei consumi di utensili, distribuito in varia misura in artigianato e in agricoltura. Avviò un ulteriore processo di crescita con i nuovi e più estesi impegni assunti per produrre e tener dietro alle forniture richieste dall'Esercito e dalla Marina. Nel periodo 19141918 diede lavoro a 2.000 operai. L'economia di guerra aveva aperto nuovi orizzonti anche all'industria privata che fu coinvolta, anche se in misura minore, nella mobilitazione di tutte le risorse.